Quando pensiamo alla cosiddetta ‘macchia mediterranea’, una delle prime piante che ci sovviene è certamente l’ulivo. Questo albero è ricco di significati simbolici, i quali ancorano le proprie radici nella tradizione e nelle credenze religiose di antiche civiltà. Nell’articolo si passano in rassegna le principali ‘accezioni’ e connotazioni che assume l’ulivo in alcune culture.

L’ulivo, od olivo, è un albero da frutto largamente diffuso in tutto l’areale mediterraneo e fa parte delle specie annoverate nella cosiddetta ‘macchia mediterranea’. È una pianta sempreverde che presenta crescita lenta, compensata però da una marcata longevità: alcuni esemplari infatti divengono millenari. La forma del fusto è cilindrica e contorta e la corteccia ha un colorito grigiastro.

 La faccia superiore delle foglie è verde scuro, quella inferiore invece bianco-argenteo. I fiori sono di piccole dimensioni ed hanno petali bianchi; sono riuniti in ‘grappoli’ che prendono il nome di ‘mignole’. Il frutto, l’oliva, è una drupa globosa dalla tipica forma ovoidale; la parte carnosa, la polpa, contiene l’olio.

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La Saponaria è una pianta spontanea il cui curioso nome deriva da una sua peculiarità nota fin dall’antichità. Scopriamo insieme nell’articolo  le sue caratteristiche e gli usi che ne conseguono.
E' una specie erbacea pluriennale appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae; si tratta di una pianta largamente diffusa su tutto il globo: è una specie che presenta una spiccata adattabilità a tutti gli areali ed una rusticità fuori dal comune. Le foglie sono lisce, sottili e prive di picciolo, con nervature che si diramano in modo parallelo tra loro. Può raggiungere i 70 centimetri di altezza, ma solitamente è di dimensioni più contenute. I suoi fiori hanno una colorazione rosacea ma in alcuni casi possono presentare anche colorazione biancastra; una peculiarità delle infiorescenze di questa pianta è il periodo giornalieri di apertura dei petali: avviene sempre sul fa della sera. 

 La Saponaria è ricca di sostanze chiamate ‘saponine’ (da qui l’etimologia del nome); le saponine sono composti organici, riscontrabili in ogni parte della pianta ma soprattutto nell’apparato radicale. Dalle radici si ricava infatti un detergente dall’azione molto delicata, utilizzabile sia per la detersione del corpo, che per quella dei tessuti e delle stoffe.