La messa vespertina di sabato 26 novembre ha registrato una diffusa emozione trai partecipanti. In questa messa vigiliare, il celebrante, Padre Stefano, ha accolto gli sposi che hanno festeggiato l’anniversario di nozze e ha ricordato coloro che non potevano essere presenti. Questa felice consuetudine parrocchiale è stata ripresa dopo l’interruzione forzata dovuta alla diffusione della pandemia. La messa inaugurava il nuovo anno liturgico introducendo i fedeli all’Avvento. La scelta della data non è stata casuale. L’Avvento è un tempo di consapevolezza e di pienezza, perché Cristo è venuto! Diventa un tempo fecondo e operoso, di impegno e testimonianza, un oggi in cui è richiesto di rivestirci dell’abito nuziale, la veste bianca di un rinnovato battesimo che impegna e promuove la nostra realizzazione di figli di Dio. Solo assumendoci la responsabilità di mantenere la veste bianca, di indossare l’abito nuziale, saremo chiamati alla festa, invitati attesi e amati (Mt 22, 9-12). Padre Stefano ha sottolineato l’importanza di richiamarci reciprocamente al presente, all’essere pronti oggi, al non demandare ad altro tempo - di cui non siamo padroni- l’amore, il servizio, il perdono, la carità con cui si fortificano le relazioni profonde, durature, consapevoli di un sì, anche faticoso, che si rinnova nella quotidianità, ma resta fedele.


L’emozione era palpabile, ognuno riandava al giorno delle nozze evocando sentimenti, paure, agitazione, così che fossero uno, cinque, dieci, venti, venticinque, trenta o trentacinque, o sessantadue o cinquanta gli anni in cui si declinava la vita insieme, la commozione annullava età e esperienze: spiriti giovani verso un cammino di eternità.
Padre Stefano sapientemente alleggeriva la commozione provocando un sorriso con la declinazione della santità maschile e di quella femminile, per sottolineare con arguzia modenese come per vivere insieme ci sia necessità di contenere l’io per fare spazio al noi.
Il dialogo tra sposo e sposa si colora di accoglienza, sapienza, conosce tutte le sfumature dell’arrendevolezza e afferma le reciproche dignità. Non è abito semplice ma finemente tessuto!
Ed è anche un reciproco affidarsi all’altro, all’altra di cui l’anello o fede è figura e simbolo. Al momento del Credo, gli sposi sono stati invitati a porsi uno di fronte all’altra. Tolte, anche con una certa fatica, le fedi, il celebrante ha letto la terza formula del rito del matrimonio. Mentre il sacerdote leggeva la formula del consenso, ciascuno doveva pensare al nome della propria sposa e del
proprio sposo. “Vuoi accogliere come tua sposa N. promettendo di esserle fedele sempre nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarla e onorarla tutti i giorni della vostra vita?”
Il sì corale maschile è risultato piuttosto incerto, un po’ impacciato tanto che padre Stefano ha sollecitato i presenti a onorare con più convinzione la scelta fatta! La stessa formula è stata poi rivolta alle signore che hanno espresso un sì squillante all’unisono, stupendosi loro stesse per l’effetto gioioso che ha pervaso la chiesa. Rinfrancati da tanta esuberanza, si è proceduto con lo scambio degli anelli; padre Stefano ha letto la formula invitando i signori a compiere il segno della croce, segnandosi con la fede che poi dovevano infilare nuovamente al dito della consorte.
“Ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.”
Si è registrata, lo dobbiamo dire per onor di cronaca, qualche manovra impacciata e anche qualche forzatura ma poi tutto si è… infilato liscio!
La stessa formula è stata rivolta alle mogli che hanno proceduto in modo più elegante e disinvolto al posizionamento delle fedi maschili.. Al termine della messa è stata imposta le benedizione papale solenne, essendo la chiesa giubilare dal 4 ottobre 2022 al 4 ottobre 2023, in onore degli anniversari importanti che caratterizzano la nostra storia di chiesa e parrocchia: 450 anni di presenza cappuccina a Fidenza, 50 anni di identità parrocchiale.
Ai festeggiati il parroco ha donato una coppia di tovaglioli, finemente realizzati, su cui è stato ricamato il profilo della chiesa francescana, gli anni di matrimonio, i committenti del dono e la data della celebrazione. Il dono simbolico, ricco di significati, rimanda alla mensa che è condivisione di vita, luogo di relazioni intime, profonde, familiari così come la mensa eucaristica è luogo di incontro intimo con Dio. La coppia di tovaglioli ricorda che alla mensa arriviamo insieme, uno supporta l’altro in un cammino di prossimità che non lascia indietro nessuno.
Tovaglioli che richiamano all’uso concreto, al servizio e tovaglioli augurali per
comporre un corredo di vita accostando ai primi tanti altri anniversari.
A conclusione di questa bella cerimonia, è stato offerto un rinfresco degno di un pranzo di Nozze!

Qualche foto della bella serata : 

Tutte le foto le potete scegliere  da Top-Photo srl,  presso il Centro Commerciale di Fidenza.

Da Venerdì 2 dicembre ne verranno esposte una parte in parrocchia e potranno essere richieste direttamente al parroco.

 

Orario Sante Messe

Feriali: 7.00; 18.30

Festivo: 8.00; 9.3011.00; 18.30

Il lunedì la Chiesa è chiusa

 

Calendario eventi

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter per restare sempre aggiornato su iniziative ed eventi della nostra parrocchia.

Diocesi di Fidenza

Vaticano

Frati Cappuccini Emilia-Romagna