La nostra vita è diventata estremamente frenetica e, persino quando cerchiamo di rilassarci, non ci riusciamo perché siamo bombardati dalle notizie, dai colori forti del cellulare,dai messaggi che arrivano su WhatsApp. Abbiamo, purtroppo, perso l’abitudine di osservare, cioè guardare con attenzione, notare i piccoli cambiamenti e farli nostri, custodirli nel cuore, lasciare che ci sorprendano. A dire il vero, non ci sorprende più alcunché e ciò è molto triste. Allora, perché non sfruttiamo la Primavera, in quanto stagione della rinascita, per allenarci ad osservare?


Se quando siamo liberi dal lavoro, possiamo permetterci una lenta colazione, seduti a tavola, potremo approfittarne per guardare fuori dalla finestra. Ci accorgeremo
che una tortorella si è appena appoggiata sul ramo dell’”albero che abbiamo davanti a casa e sta cercando un ramoscello per costruire il suo nido. Ne trova uno ma cade
dal becco; ne trova un altro e, dopo averlo preso più saldamente col becco, parte alla volta della sua dimora in costruzione.
Se abbiamo l’abitudine di fare passeggiate tra il verde, cerchiamo di farle con calma. Ed alzando gli occhi al cielo, scopriremo un azzurro limpido che non si vede in altre
stagioni, un azzurro così puro che forse nemmeno un abile pittore riesce a riprodurre.
Sempre durante le nostre passeggiate, guardando attentamente gli alberi, ancora spogli, che affiancano alcuni viali, troveremo, lassù in alto, un grosso nido. I nidi
sono una vera meraviglia della natura: sono enormi, molto solidi, pronti ad ospitare le uova e, successivamente, i piccoli di una famigliola di volatili. È incredibile come i
nostri uccellini “ingegneri” riescano a costruire una dimora così massiccia semplicemente intrecciando ramoscelli di varie dimensioni che vanno a raccogliere da un albero ad un altro.
Tornando a casa, dopo la nostra passeggiata, sarebbe positivo fissare su un diario, oppure un vecchio quaderno inutilizzato, le meraviglie che abbiamo osservato;
potremmo anche far fare un disegno ai nostri bambini in modo che ricordino a lungo lo stupore che hanno vissuto durante il giretto. Di giorno sono davvero numerose le cose che si possono osservare, ma la sera non è da meno. Sulla strada, ormai buia, del ritorno dal lavoro, possiamo scorgere “le finestre degli altri “: case e palazzi con alcune finestre illuminate che, spesso, rendono un’immagine buffa (ad esempio, quella di una faccia con occhi , naso e bocca ).
Ah, quante piccole meraviglie abbiamo davanti agli occhi e nemmeno ce ne accorgiamo!
Re-impariamo ad osservare e vedrete che, persino una giornata iniziata male, acquisterá un sapore diverso. Provare per credere!          a cura di: C. Zanetti

 

Orario Sante Messe

Feriali: 7.00; 18.30

Festivo: 8.00; 9.3011.00; 18.30

Il lunedì la Chiesa è chiusa

 

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